Dal 1° aprile, in piazza fratelli Cervi a Cavezzo ha aperto una nuova attività commerciale, il Royal Pizza & Kebab

Dal 1° aprile, in piazza fratelli Cervi a Cavezzo ha aperto una nuova attività commerciale, il Royal Pizza & Kebab. A gestirla è Afzal Arsalan insieme ai tre fratelli. Afzal ha 32 anni, da 12 lavora in un panificio di Mirandola, mentre i fratelli sono impiegati nel biomedicale. Insieme hanno voluto realizzare il sogno di aprire un locale e hanno scelto Cavezzo perché, oltre ad essere vicino a Mirandola dove abitano, qui non c’era ancora un posto che proponesse il kebab. Nel menù, oltre alle tipiche specialità arabe e medio orientali quali kebab e felafel che si possono abbinare anche alla piadina, c’è la pizza che si può scegliere in tante versioni, da quelle tradizionali come margherita e marinara a quella kebab. A completare la proposta del menù, ci sono i piatti tipici del fast food quali burger, hot dog e le immancabili patatine fritte. Per realizzare i piatti, Afzal e i fratelli hanno deciso di puntare su materie prime di qualità, una scelta che li ha premiati. 

“Siamo aperti da pochi giorni, ma al momento siamo soddisfatti di come stanno andando le cose – spiega Afzal -. I nostri clienti sono un po’ di tutte le fasce di età, con prevalenza dei giovani. La maggior parte dei clienti viene in negozio a prendere il cibo da asporto. Poi, c’è un 40% di clienti che preferisce consumare sul posto seduto al tavolo. Siamo aperti 7 giorni su 7, festivi compresi, con orario dalle 11 alle 24. Effettuiamo anche la consegna a domicilio nei comuni limitrofi”.

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Autolavaggio self, sprechiamo o risparmiamo acqua? Rispondono Simone e Vincenzo Di Chiara

Di Simone Guandalini

La carenza d'acqua è uno dei temi all'ordine del giorno per quanto riguarda l'emergenza climatica e ambientale. Date le scarse piogge e le ancora minori nevicate dei mesi invernali, condizioni che si uniscono a temperature sempre più elevate, l'estate in arrivo si preannuncia anche nella pianura padana e nella Bassa modenese, in maniera ancora più spiccata rispetto allo scorso anno, caratterizzata dalla necessità di risparmiare il più possibile l'acqua che abbiamo a disposizione. Se tanti piccoli accorgimenti che ognuno di noi può mettere in atto nella propria routine quotidiana ci sono noti (dal limitare la durata della doccia, ad un utilizzo "intelligente" e razionalizzato di quegli elettrodomestici che consumano acqua, quali lavastoviglie e lavatrici), un ulteriore elemento a cui pensare è quello del lavaggio della propria automobile.  

"Per ogni lavaggio standard - ci spiegano Simone e Vincenzo Di Chiara, i titolari di Dici Car Wash, autolavaggio self-service coperto a Bomporto - noi dovremmo utilizzare in media circa 300 litri d'acqua".

Unendo l'esigenza di rispettare le normative che impediscono ad un'attività di questo tipo di far confluire nella rete fognaria acqua contenente i prodotti che vengono utilizzati nella pulizia e nel lavaggio delle auto, alla scelta di risparmiare più acqua possibile, riciclandola e riutilizzandola, l'autolavaggio Dici Car Wash si è dotato di uno specifico depuratore:

"Per effettuare i lavaggi delle auto utilizziamo più del 50% di acqua riciclata - ci spiegano i titolari -. Il meccanismo è il seguente: una volta compiuto il primo lavaggio iniziale dell'auto, in cui, insieme all'acqua, utilizziamo un prodotto specifico che serve a diluire lo sporco, l'acqua utilizzata scorre sotto la macchina e va a finire prima in un vaso di raccolta e, quindi, in un depuratore, che, attraverso vari stadi, la rende nuovamente pulita ed utilizzabile per altre fasi del lavaggio dell'automobile, per esempio quando effettuiamo trattamenti in alta pressione utilizziamo quasi in toto acqua riciclata. Da un punto di vista normativo, noi rispetteremmo le regole vigenti già solo depurando in parte l'acqua prima che questa finisca nei condotti fognari, però abbiamo voluto fare un passo oltre, depurandola al punto tale da poter essere riciclata e riutilizzata nella nostra attività di lavaggio di auto".

Ringraziamo Simone e Vicenzo Di Chiara


Qualcuno che ti dice quello che non vuoi sentire e che ti fa vedere quello che non vuoi vedere..

"Coach" è oggi una parola molto usata, gli ambiti oltre quello sportivo, nei quali questo termine è entrato sono ormai moltissimi. Chiediamo a Daniela Dotti che appunto è una "Personal Fitness Coach" qual è l'esatto significato di questa parola:

"La parola inglese “coach” significa letteralmente “allenatore”, indicando una persona che fornisce un supporto, una guida e una formazione con lo scopo di aiutare gli altri a raggiungere i propri traguardi. Non è un caso, infatti, che la pratica del coaching sia nata e sia tuttora molto diffusa nell’ambito sportivo. 

Il coaching è un’attività nata in ambito sportivo negli anni ‘80, con lo scopo di incrementare le performance degli atleti, che più recentemente si è diffusa appunto anche in altri ambiti.

Il coach è una figura professionale che indirizza e accompagna il proprio utente in un percorso di crescita personale. Questo percorso può essere molto diverso in base all’età, le esperienze, le esigenze professionali o lo stato emotivo e personale del soggetto.

La figura del coach nello sport si concentra sulla performance sportiva e si occupa dell’allenamento mentale ed emotivo: l’obiettivo è il raggiungimento della perfetta sinergia tra mente, corpo ed emozioni. Il suo compito principale" - continua Daniela Dotti - "è portare lo sportivo a sviluppare una forte consapevolezza di sé, ma anche a insegnargli tecniche di concentrazione, di auto motivazione e di potenziamento della propria persona interiore.

Chi pratica qualsiasi tipo di disciplina sportiva sa bene quanto la mente possa giocare un ruolo decisivo nel raggiungimento di un risultato. La mente può farci sentire pronti, sicuri, preparati, forti, così come può invece portarci a credere il contrario, fino a modificare la nostra realtà, il nostro essere, le nostre azioni. Imparare a gestire i pensieri e a canalizzare correttamente le emozioni è il primo passo da compiere per aumentare il proprio livello di sportivo. Ma il coaching, attenzione, non è assolutamente un percorso riservato ai professionisti, tutt'altro, la sua importanza fondamentale si mantiene intatta a qualsiasi livello si appartenga, anzi, si può affermare con certezza"- conclude  Daniela Dotti - "che meno si ha dimestichezza ad esempio con l'attività fisica, maggiormente scegliere di farsi seguire vuol dire essere consapevoli dell’importanza di raggiungere uno stato di benessere psicofisico ottimale, che ci faccia sentire meglio in ogni ambito della vita e non solo dal punto di vista fisico"

Ringraziamo Daniela Dotti e chiudiamo con una frase simbolo di un celebre "coach" Ton Landry;

“Un’allenatore è qualcuno che ti dice quello che non vuoi sentire, ti fa vedere quello che non vuoi vedere, in modo che tu possa essere quello che hai sempre saputo di poter diventare.” 


Le nuove tendenze moda ed accessori per la stagione primavera-estate

Le nuove tendenze moda ed accessori per la stagione primavera-estate riservano numerose sorprese, soprattutto in tema colore, con tinte sgargianti, vivaci e piene di vitalità.

L’istituto Pantone che ogni anno decreta il colore simbolo per la stagione successiva, ha stabilito per il 2023 il Viva Magenta, parente stretto del rosso carminio con sfumature che tendono al lampone.

Una tinta vivace che ha spopolato sulle passerelle, ma anche nei complementi dell'abbigliamento. Per chi non se la sente di indossare un capo di abbigliamento dalla tonalità così accesa, può puntare sugli accessori per dare un tocco brioso al look ed essere alla moda, come spiega Nadia Cavicchioli, titolare del negozio di accessori Lucidi e Lacci di Cavezzo.

 

“Anche per questa stagione il colore è il vero protagonista - racconta Nadia Cavicchioli-. Il Viva Magenta e il fucsia stanno spopolando. Borse in pelle laminata e cappelli in rafia sono molto richiesti dalle clienti, così come i foulard.

Per chi vuole una tinta meno sgargiante, ma essere alla moda, può scegliere colori come il rosso, l’arancione, simbolo di ottimismo e l’azzurro che, per la bella stagione, si affiancano agli intramontabili bianco, argento, oro.

Colore anche per lui per le coppole, dove il rosso e l’azzurro si aggiungono alle tinte neutre.  

Per quanto riguarda i materiali, vincono quelli naturali. Rafia e pelle per lei, lino e cotone per lui. Altro trend per le borse da donna sono le frange, protagoniste nei modelli in pelle di Ripani, rigorosamente prodotte in Italia, che ho scelto e selezionato per le mie clienti”.


Invisalign, il Dott. Vatteroni ci spiega cos'è l'ortodonzia "invisibile".

Chiediamo al Dott. Vatteroni che cos'è l'ortodonzia invisibile ?

L’ortodonzia dentale invisibile è una tecnica che prevede l’uso di sottili mascherine trasparenti, in grado di allineare progressivamente i denti.
Praticamente invisibili, queste mascherine vengono indossate per l’intera giornata, con una pausa di una/due ore.

I VANTAGGI DELL’ORTODONZIA INVISIBILE

Con l’apparecchio invisibile avrai denti allineati e un sorriso perfetto, senza i disagi e i ferretti degli apparecchi classici.

  • INVISIBILE: L’apparecchio invisibile, grazie alla sua mascherina trasparente, è in grado di riallineare i tuoi denti senza interferire con la tua vita di tutti i giorni.
  • VERSATILE: L’apparecchio ortodontico invisibile è completamente rimovibile. Potrai togliere la mascherina trasparente lavarla e procedere alla tua igiene orale come faresti normalmente. Nessun disagio per te.
  • PERSONALIZZATO: La mascherina trasparente sarà creata sulla misura dei tuoi denti, così da non creare nessun disagio e fastidio e donandoti il massimo comfort.
  • ESTETICO: E’ completamente neutro e non visibile ed è adatto sia ad adulti che bambini. Questo ti permetterà di continuare a vivere la tua vita quotidiana senza nessun disagio. Invisibile per gli altri, comodo per te.

MONITORABILE: Tutti i progressi saranno monitorati dai nostri odontoiatri fino a raggiungere il risultato voluto

Ringraziamo il Dott. Vatteroni


Autolavaggio self, cura e sicurezza della nostra auto sono al sicuro? Rispondono Vincenzo e Simone Di Chiara.

Di Simone Guandalini.

Quando si tratta di portare la nostra macchina all'autolavaggio, se, da un lato, ci appaiono subito evidenti i vantaggi in termini di tempo e di fatica personale, dall'altro una delle preoccupazioni maggiori è quella relativa alla sicurezza della nostra vettura. Generalmente, infatti, le auto sono oggetti a cui siamo particolarmente legati, chi per un legame affettivo, chi semplicemente per il valore economico dell'acquisto da tutelare il più possibile. Dunque, se già quando la utilizziamo in prima persona stiamo attenti, per esempio quando la parcheggiamo, ad evitare graffi o anche solo piccoli segni sulla carrozzeria, è facilmente immaginabile che l'idea di affidarla alle "cure" di una macchina automatica non ci faccia sentire particolarmente tranquilli.

Negli ultimi anni, però, anche in questo ambito, la tecnologia ha fatto passi da gigante, come ci spiegano Simone e Vincenzo Di Chiara, i titolari di Dici Car Wash, autolavaggio self-service coperto a Bomporto:

"Il timore che hanno molte persone è che i rulli che vengono utilizzati nella postazione di lavaggio possano rovinare la macchina. Questo. tuttavia, nel nostro autolavaggio non succede, perchè disponiamo di un'apparecchiatura di ultima generazione, che, oltre ad essere dotata di sensori di sicurezza, può contare anche su ben undici inverter.

Attraverso gli inverter, le spazzole in azione per lavare l'auto possono "sentire" quanto stanno andando a premere sulla carrozzeria e, naturalmente, esercitare il giusto tipo di pressione per rimuovere lo sporco senza rovinare in alcun modo la macchina. Inoltre, le spazzole che utilizziamo sono dotate di setole delicate, pensate appositamente per non danneggiare la carrozzeria, e si inclinano seguendo la forma della vettura che stanno lavando, in modo da riuscire a pulire tutta la superficie esterna della macchina".

 

Naturalmente, però, c'è bisogno anche di qualche piccola accortezza da parte dei proprietari delle auto:

"Se ci si presenta all'autolavaggio con la vettura ricoperta di fango, all'interno del quale facilmente sarà contenuto qualche sassolino, ovviamente aumenta il rischio che la carrozzeria possa essere danneggiata - continuano i titolari di Dici Car Wash -. Naturalmente, in questa circostanza, le spazzole dovranno esercitare maggiore pressione per rimuovere lo strato di fango e il rullo potrebbe rovinare l'auto.

Tuttavia, quando l'auto si trova in queste condizioni, disponiamo di un lavaggio particolare con il quale, prima dell'inserimento dell'auto nella zona dei rulli, procediamo ad un trattamento ad alta pressione per togliere lo sporco. In questo modo, quando si va a spazzolare l'auto la carrozzeria è già bagnata e trattata e, dunque, le spazzole non devono esercitare quella pressione che avrebbe rischiato di rovinare la carrozzeria.

Un altro piccolo accorgimento che consigliamo, specialmente nelle auto un po' datate, è quello di rimuovere l'antenna posizionata nella parte superiore della vettura, che corre il rischio di subire danni durante il lavaggio".

Ringraziamo Simone e Vincenzo Di Chiara

 


Fino a maggio il doposcuola gratuito attivato dalla cooperativa sociale Scuola del Portico di Mirandola

StudiAmo il progetto realizzato dalla Scuola del Portico a Mirandola

Proseguirà fino a maggio il doposcuola gratuito attivato dalla cooperativa sociale Scuola del Portico di Mirandola attraverso il progetto StudiAmo e fondo per la povertà educativa, destinato ai bimbi delle elementari le cui famiglie si trovavano in condizioni di difficoltà.

L’idea era nata lo scorso inverno con lo scopo di creare uno spazio di aiuto extrascolastico di doposcuola e sostegno nei compiti ad un costo accessibile, dove i bimbi potevano trovare il supporto necessario per superare i propri ostacoli, ritrovare la sicurezza necessaria per un futuro più sereno e un rendimento scolastico migliore, vivere momenti di socialità con i coetanei.

Per reperire i finanziamenti, la Scuola del Portico aveva realizzato una raccolta fondi attraverso diverse iniziative, ottenendo anche il sostegno dei privati. Poi, quest’anno, il progetto è diventato realtà. “Attualmente nella nostra sede di Mirandola, ospitiamo 3 gruppi, ognuno composto da 4 bambini, che si incontrato 2 volte a settimana – spiega Laura Silvestri della Scuola del Portico -. Siamo riusciti ad erogare il servizio in modalità completamente gratuita. Il doposcuola continuerà fino a maggio. Sarà operativo anche durante le vacanze pasquali, tranne nei giorni festivi, per dare supporto per i compiti e nello studio. Siamo contenti che il servizio sia apprezzato dai bambini e dalle loro famiglie”.


Occhiali telescopici per il supporto a chi è ipovedente e per i lavori di precisione, Fabio Casari ci spiega.

Di Simone Guandalini,

A volte sul lavoro è necessario operare in microvisione, ovvero allargare il campo visivo per evidenziare dettagli o particolarità che ad occhio nudo non sarebbero visibili. Se, infatti, esistono professioni che si basano sugli spazi aperti o dove si ha a che fare con oggetti dalle grandi dimensioni, sono svariate quelle dove, al contrario, ad essere fondamentale è proprio mettere in evidenza un dettaglio, ingrandire una sezione che altrimenti farebbe fatica ad essere messa in risalto.

Spesso si tratta di attività di grande importanza per la società in cui viviamo: pensiamo, ad esempio, all’attività dei medici chirurghi, oppure a quella dei dentisti. Entrambe queste categorie lavorano su dettagli di piccolissime dimensioni e necessitano di mezzi di visione che rendano meglio visibili particolari altrimenti non percepibili. Ma questo bisogno non si avverte solo in ambito sanitario: è il caso, per esempio, dei meccanici di precisione, che hanno la stessa esigenza. Tutte queste categorie professionali, ma anche chi è ipovedente, ovvero chi ha una capacità visiva molto indebolita, al limite della cecità, e presenta un campo visivo molto limitato, necessitano di mezzi particolari:

“Esistono tipologie di occhiali telescopici – spiega Fabio Casari, titolare, insieme alla moglie Paola Pongiluppi, di “Ottica Pongiluppi”, con negozi a Concordia e Mirandola – che ben si adattano a questa doppia esigenza: da un lato aiutare chi è ipovedente nelle attività della vita quotidiana lavorando sull’allargamento del campo visivo altrimenti ridotto; dall’altro, in ambito professionale, venire incontro alle esigenze di alcune categorie lavorative che hanno bisogno di operare in microvisione”.

Ci sono novità anche nell'ottica e nella fotografia?

“Per quanto riguarda l’ottica, negli ultimi tempi - continua Fabio Casari di “Ottica Pongiluppi”– abbiamo sviluppato nuovi servizi per chi soffre di presbiopia, ovvero chi fatica a mettere a fuoco e a vedere oggetti da vicino, mentre per quanto riguarda, invece il  mondo della fotografia, abbiamo sviluppato la nostra attività nell’ambito del restauro di vecchie fotografie e dell’insegnamento all’utilizzo di mezzi specifici quali la polaroid”,  oltre ovviamente alla consueta attenzione ai nostri servizi classici offerti nell’ambito delle cerimonie.


Kettlebell, una "palestra" che si tiene in una mano! Daniela Dotti ci spiega cos'è e a cosa ci serve.

Chiediamo alla nostra Personal Fitness Coach, Daniela Dotti: cos'è l’allenamento con i Kettlebell?

"Il kettlebell, chiamato anche Girya, è semplicemente una palla di ghisa con una maniglia. Come dice Pavel Tsatsouline, un kettlebell è "una palla di cannone con una maniglia. È una palestra completa che si tiene in una mano."

Al giorno d'oggi i kettlebell sono utilizzati da numerosissimi preparatori fisici per allenare i propri atleti, utilizzati nell'allenamento delle forze armate e di squadre speciali di diversi paesi e da un infinità sempre crescente di appassionati di allenamento per mantenersi e migliorare la propria condizione fisica.

"Il kettlebell" - continua Daniela Dotti -  "risulta uno strumento d'allenamento ideale per chi desidera essere più forte, più esplosivo, più resistente, apparire più tonico e perdere i kg di troppo. Tutti possono usufruire delle sue potenzialità.
Allenarsi con i kettlebell è estremamente sfidante ma i risultati che ne deriveranno sono fantastici, incredibili e veloci. Tutto il corpo lavora poiché la serie di esercizi eseguiti compie uno sforzo simultaneo per tutti i diversi muscoli motori.

Lallenamento con i kettlebell è estremamente completo come pochi altri perché con un solo attrezzo e con relativamente pochi esercizi è in grado di apportare i benefici dell’allenamento con i pesi, di quello cardiovascolare di resistenza, di miglioramento della coordinazione e di sviluppo motorio.

Ecco una lista dei risultati e benefici :

  • bruciare grassi
  • migliorare la forza
  • migliorare la resistenza
  • migliorare la resistenza allo sforzo
  • migliorare la flessibilità
  • migliorare il coordinamento
  • migliorare l’agilità
  • migliorare il vostro cardio
  • lavorare tutto il corpo

"Insomma - conclude Daniela Dotti - "È davvero uno strumento perfetto per ottenere un corpo e una salute da sogno!

Ringraziamo Daniela Dotti 


Dolori cervicali? potrebbero essere problemi dentali, Il Dott. Vatteroni ci indica quali.

Il dolore cervicale può essere una fastidiosa complicanza di alcuni problemi dentali, chiediamo al Dott. Vatteroni quali sono i problemi dentali che possono essere la causa.

Malocclusione

Il mancato allineamento delle due arcate dentali può causare problemi di postura e quindi dolore cervicale

Bruxismo

 

Il digrignamento notturno può provocare il dolore riflesso alla zona cervicale oltre che dolore ai denti e alla testa

Edentulia

Anche la mancanza di denti dovuta a carie o parodontiti può portare ad una malocclusione e quindi problemi posturali e cervicali

Per risolvere questi problemi bisogna rivolgersi ad uno Gnatologo, la figura professionale che si occupa del complesso cranio-cervico-mandibolare.

Per qualsiasi dubbio, chiedi sempre consiglio al proprio dentista