Sotto le feste la nostra bocca è messa a dura prova. Come proteggerla?
Come proteggere la tua bocca durante le feste?
Ecco i consigli del dentista!
Natale e Capodanno – tempo di pranzi, dolci e brindisi, e il rischio di trascurare la propria igiene orale è dietro l’angolo: quali sono i consigli del dentista per prevenire spiacevoli conseguenze? Sotto le feste la salute della nostra bocca è messa a dura prova, ed è quindi bene prendersene cura con la dovuta attenzione per mantenere intatto il sorriso del Natale… anche nel nuovo anno!
I dolci che costellano il periodo natalizio possono facilitare l’insorgere di carie: cioccolata, torroni e panettoni, ma anche bevande gassate e calici di spumante possono aggredire lo smalto dei denti per la loro acidità e l’alta concentrazione di zuccheri… e, in un periodo in cui si mangia con più frequenza e spesso anche fuori casa, è facile abbassare la guardia sulle buone abitudini di igiene orale.
È importante ricordarsi di stare attenti a ciò che si mangia, e mantenere una corretta e costante igiene orale lavandosi i denti e utilizzando il filo interdentale.
È inoltre consigliabile limitare il consumo di dolci concentrandolo in determinati momenti, evitando così di far diventare ogni pomeriggio o sera un lungo «fuori pasto»: a mettere a rischio la nostra igiene dentale – più che la quantità di cibi – è la frequenza con cui essi vengono ingeriti.
È una buona idea quella di bere tanta acqua, sciacquando spesso la bocca da zuccheri e residui acidi. Con questi piccoli accorgimenti, sarà possibile limitare gli effetti dannosi dei cenoni – per presentarsi al nuovo anno con un sorriso smagliante!
I super poteri della vitamina C nella difesa del nostro sistema immunitario.
Malanni di stagione, i super poteri della vitamina C nella difesa del nostro sistema immunitario
Freddo persistente, umidità, ore di luce ridotte: si sa, la brutta stagione è il periodo ideale per la propagazione di virus, batteri e germi di vario tipo, che trovano nelle condizioni climatiche avverse l’ambiente ideale per la propria propagazione. Bersaglio prediletto per le tante forme virali che circolano in questo periodo, è naturalmente il nostro organismo, spesso indebolito proprio a causa del cambio di stagione.
Una debilitazione che non risulta tuttavia irreversibile, ma alla quale si può porre rimedio con un formidabile alleato naturale, capace di stimolare in maniera attiva i nostri anticorpi. “La vitamina C è una sostanza fondamentale per il nostro organismo,” spiega il dottor Luigi Golinelli, titolare della parafarmacia mirandolese Phyto Pharmos, “quindi un suo scarso apporto può essere responsabile dell’insorgenza di molte malattie.
Una grave carenza può causare addirittura lo scorbuto, mentre l'assunzione limitata provoca sintomi, come una maggiore suscettibilità alle infezioni, problemi ai denti, secchezza della bocca e degli occhi, perdita di capelli, pelle secca e pruriginosa, affaticamento e insonnia”.
Insomma, l’assunzione di acido ascorbico risulta una prerogativa fondamentale per la nostra salute, da curare attraverso una dieta ricca di frutta e verdura. “Sono tanti gli alimenti ricchi di vitamina C,” continua Golinelli, “come le arance, i pomodori, i broccoli e gli spinaci.
Se tuttavia l’alimentazione non è sufficiente al fabbisogno giornaliero, occorre pensare di potenziare l’assorbimento attraverso integratori. Ricordiamo che l’acido ascorbico ha una funzione fondamentale nella secrezione di serotonina, l’ormone del buonumore, e nella sintetizzazione del collagene, capace di preservare l’elasticità della pelle”.
Cotechino in galera di polenta! Una ricetta per la nostra tavola dallo Chef della Locanda della Fiorina.
Prelibatezze di Natale, la ricetta de La Fiorina per deliziare i commensali: il cotechino in galera di polenta.
“Pancia mia, fatti capanna”: non vi è detto popolare che riassuma in maniera più efficace l’attitudine gastronomica da serbarsi nel corso delle festività natalizie. Fra pranzi e cenoni, in casa o al ristorante, le feste sono innanzitutto l’occasione per gustare delizie di ogni genere, magari proibite nel resto dell’anno da una condotta alimentare improntata al salutismo.
Via libera quindi allo sgarro, tanto più agognato se implica uno squisito piatto della tradizione, come quello che propone lo chef de La Locanda della Fiorina, l’apprezzatissimo ristorante sanfeliciano, campione di cucina tipica emiliana. La pietanza in questione è il cotechino in galera di polenta, un vero e proprio
must delle festività natalizie nostrane.
Eccoci ad assolvere il compito di proporre un piatto natalizio semplice, anzi semplicissimo, ma di sicuro effetto.
Abbiamo scelto di affidarci come sempre alle eccellenze modenesi, precisamente al cotechino IGP. Occorre innanzitutto munirsi di un tubo, una banale cavità di plastica che può essere acquistata in qualunque rivendita di materiale edile. Bisogna poi immergere il cotechino in acqua fredda e lasciare cuocere per 40/45 minuti (a seconda della grandezza).
Una volta cotto a puntino, spellate il cotechino e lasciatelo riposare. Preparate poi la polenta, alla quale potete aggiungere parmigiano grattugiato o lenticchie.
Inserite nel tubo per la metà dell’altezza del cotechino la polenta, infilate il cotechino ed eventualmente aggiungete altra polenta per ricoprire il tutto.
Lasciate raffreddare, poi spingete e fate fuoriuscire dal tubo la polenta col cotechino. Per ogni fetta, tagliate un disco pari a un paio di cm. Qualora conservaste la pietanza in forno, mantenetela umida con un cucchiaino di brodo.
Ricordate di non tagliare la pietanza quando è troppo calda, rischia di rompersi!
Buon appetito..!!



Dolci a Natale e denti dei bambini
Dolci a Natale…e non solo!
Evitare che il periodo natalizio diventi un problema per la bocca dei nostri figli?
Ecco come fare:
Nel periodo delle feste natalizie i dolci abbondano tra i bambini e non mancano mai anche sulla tavola. Specialmente in questo periodo sono necessarie, da parte dei genitori, alcune attenzioni e precauzioni per evitare che questi dolciumi possano
rappresentare un danno per la salute orale.
Infatti, l’assunzione di zuccheri a rapido assorbimento, come quelli di cui sono ricchi i dolci, specie se non accompagnata da corrette abitudini di igiene orale, comporta un accumulo di placca e la creazione di un ambiente eccessivamente acido, predisponente all’insorgenza della carie.
Igiene a Natale e tutto l’anno.
Da numerose ricerche è emerso che, per i bambini che mangiano dolci quotidianamente, lavare i denti più spesso, anche più di due volte al giorno, riduce la probabilità di sviluppare carie.
I medici consigliano come prima buona regola per questi periodi di “dolce festa” quella di spazzolare i denti possibilmente tre volte al giorno, lavando per bene la superficie di ogni dente, e ricordano che è compito dei genitori occuparsi dell’igiene dentale dei bambini più piccoli in quanto quelli al di sotto dei 6/7 anni fanno fatica a farlo correttamente, mentre con i più grandi è opportuna la supervisione in modo che imparino a diventare gradualmente autonomi nelle manovre di pulizia.
A tal proposito è molto importante tenere presente che se i bambini sono spronati a mantenere anche nei periodi di festa le piccole buone abitudini di igiene quotidiana, tale comportamento costituirà la base fondamentale per poter sfoggiare un sorriso sano e felice per gli anni a venire.
I dentisti aggiungono a questa regola un utile consiglio che è quello di far bere ai bambini dell’acqua dopo che hanno mangiato torrone, cioccolato e soprattutto frutta candita che tende ad incollarsi ai denti, aumentandone il rischio di danneggiamento.
Quali sono i dolci meno nocivi?
I dolcetti che fanno meno male da dare ai nostri figli risultano essere quelli a base di cioccolato sia perché viene via più facilmente dai denti che per il fatto di contenere sostanze che inibiscono l’attività dei batteri.
Quello più sano viene ritenuto il cioccolato fondente in quanto l’ingrediente principale è il cacao, mentre tutti gli altri come zuccheri e grassi vegetali sono presenti in piccole percentuali, ma in realtà è quello che i bambini tendono a non preferire a causa del suo gusto amaro.
E dopo le feste…
Se non si è provveduto a far effettuare una prima visita odontoiatrica ai bambini, dopo le feste può essere il momento giusto per controllare che non si siano verificate problematiche e per fargli conoscere senza timore i medici e lo studio.

AAA Cercasi personale!
AAA cercasi personale “con voglia di fare”: non lascia spazio a interpretazioni l’appello lanciato da Marco Bergamini, direttore di sala della sanfeliciana Locanda della Fiorina.
In effetti, da un po’ di tempo a questa parte, il noto ristorante è alla ricerca di due nuove figure da inserire nel proprio team. “La nostra selezione mira a individuare un aiuto cuoco, da integrare a tempo pieno, e personale di sala” spiega Bergamini, eventualmente assunto part-time.
Sono già diverse settimane che siamo impegnati nel reperimento dei candidati, ma al momento abbiamo ricevuto esclusivamente delusioni. Alcuni ragazzi hanno svolto qualche giorno di prova, salvo poi ritirarsi, spaventati dalla necessità di lavorare nel weekend, altri non si sono presentati all’ora e al giorno stabiliti per le prove, ma solo successivamente, senza avvertire e né concordare un nuovo appuntamento, e potremmo andare avanti con altri casi altrettanto senza senso. Qualcuno ci ha addirittura rivelato di preferire il sussidio statale: mi sembra un fatto grave, il lavoro dovrebbe essere sempre motivo di entusiasmo”.
Al momento il team de La Fiorina è composto da cinque professionisti, che costituiscono il nucleo consolidato dello staff. “Siamo una squadra affiatata:” prosegue Bergamini, “mia moglie è la titolare, io sono il direttore di sala, poi vi è il cuoco, una lavapiatti e un cameriere, persone di cui siamo fieri e ai quali va il nostro elogio per la professionalità e per l’impegno. Lavoriamo infatti insieme dal 2010, e nel corso degli anni abbiamo costruito un’ottima sintonia, avvalorata dalle gratificazioni salariali che tutti hanno ricevuto. In effetti, all’interno del locale vige questa politica: chi ha voglia di impegnarsi, viene valorizzato dal punto di vista economico e della carriera. Intendiamo applicare il medesimo principio anche sui neoassunti”.
Del resto, La Locanda della Fiorina è uno dei ristoranti più significativi per la tradizione gastronomica locale, assestandosi fra i primi dodici della provincia in quanto a valorizzazione della cucina modenese. “Qui si fa cultura,” afferma il direttore di sala, “e dobbiamo essere in grado di trasmettere la nostra passione ai clienti. Bisogna diventare capaci di raccontare il piatto, illustrando la grande storia che sta dietro le tante delizie della nostra terra e quella del lavoro fatto per realizzare la pietanza.. Riceviamo spesso clienti dall’estero o da altre parti d’Italia, ed è grande la curiosità nei confronti della gastronomia modenese.
Conclude Marco Bergamini "Da noi un giovane può imparare molto, deve solo avere il desiderio di mettersi in gioco accettando i sacrifici, ma anche gustando le soddisfazioni, dei quali questo mestiere è latore”.
Per ogni informazione contattare Locanda della Fiorina.
Moda d'autunno, i trend della stagione.
Difendersi dal freddo, ma con stile: un vero e proprio imperativo alle prime avvisaglie della brutta stagione, quando le giornate si fanno più corte, le temperature crollano e la necessità di avvolgersi in indumenti caldi diventa improrogabile.
Via allora a guanti, cappelli e sciarpe, alleati indispensabili del nostro autunno-inverno. Accessori d’abbigliamento, questi, che diventano elementi fondamentali del look di ciascuno: occorre dunque grande attenzione alla scelta dei tessuti e, per chi non vuole rinunciare all’eleganza, uno sguardo alle ultime tendenze è d’obbligo.
“Con la stagione invernale 2021-2022, celebriamo il grande ritorno del vintage”, spiega Nadia Cavicchioli, titolare della boutique cavezzese Lucidi e Lacci, “si riaffaccia infatti sulla scena con un must del passato come il montone.
Vedremo tantissimi accessori di questo tipo, accompagnati, per quanto riguarda il target femminile, da borse di piccola taglia, mentre per gli uomini sono diverse le proposte in fatto di cappelli, berretti e coppole.
Naturalmente, la lana resterà il materiale principe di questo inverno ’21-’22: attenzione però ai filati sintetici! Risultano meno performanti e, mediamente, si deteriorano prima.
Come già sappiamo Lucidi e Lacci fa della distintività e dell'originalità il proprio posizionamento e per questa stagione propone accessori in pura lana, realizzati artigianalmente e totalmente made in Italy. Una garanzia per chi desidera vivere la brutta stagione in maniera confortevole e, al contempo, stilosa”.

Pensioni, un tema che riguarda tutti, Generali vara un nuovo fondo pensione.
GenerazionePrevidente è un nuovo fondo pensione di Generali Italia che mantiene un ottima forma finanziaria per tagliare i traguardi previdenziali.
È un piano personalizzato in base all'età, con percorsi finanziari dinamici basati su fondi interni che investono in aziende attente alla sostenibilità e tutele dedicate per proteggere il percorso da eventuali imprevisti.
E' possibile dedurre fiscalmente fino ad un massimo di 5.164,57 euro l’anno.
In più, se si ha fino a 40 anni, anche 2 anni di Partenza Zero Spese.Generali nel panorama assicurativo si posiziona come Partner di Vita delle persone. L'offerta di soluzioni assicurative copre le seguenti necessità:
- la protezione della persona,
- la protezione della famiglia,
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- la tutela dei beni e del risparmio
- la pianificazione del futuro
Per ogni informazioni è sufficiente contattare la sede di Generali Mirandola.
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Bruxismo e pandemia, il notevole incremento di casi.
Capita di svegliarsi al mattino con la mascella indolenzita e male ai denti? Scopriamo il motivo.
Gli ultimi 2 anni hanno cambiato sicuramente la vita di tutti e, mentre ci si sta muovendo per uscire da questa pandemia, ci si porta dietro alcuni strascichi dello stress di quel periodo come ad esempio il bruxismo, ossia il “digrignare i denti”.
Nel 2020 c’è stato un boom di click nelle ricerche su Google di termini chiave quali ‘bruxismo’ e ‘digrignare i denti’, con una crescita significativa rispetto al 2019. Questo disturbo molto diffuso si può manifestare in varie forme, più o meno lievi, dipendendo dall’involontaria contrazione dei muscoli della masticazione. La principale causa può ricollegarsi a un particolare momento di stress, ma anche a una malocclusione, ossia a un cattivo posizionamento delle arcate dentali.
Come riconoscerne i sintomi per una rapida diagnosi, ci si sveglia al mattino con una forte sensazione di fastidio in bocca. Le mascelle sono indolenzite, i denti fanno male. Se a un primo impatto si può ipotizzare una carie, spesso questi sono proprio i segni di un incipiente bruxismo.
Il bruxismo può manifestarsi anche in giovanissima età. Serrare le mandibole causa danni al tutto il nostro organismo, i denti si consumano e le articolazioni temporo-mandibolari si danneggiano. Possono seguire, oltre al mal di testa ingiustificato, dolori alle orecchie; la sensazione di avere uno solo o entrambe le orecchie tappate; vertigini e difficoltà di deglutizione; difficoltà ad aprire del tutto la bocca; denti più sensibili del solito al caldo e al freddo; dolore alla colonna cervicale.
Se non esiste una terapia farmacologica specifica, c’è tuttavia un rimedio classico, il bite. Si tratta di una mascherina che, posta fra le due arcate dentali, li protegge. Attraverso questa mascherina invisibile, lo sfregamento tra i denti non avviene e in questo modo si potrà preservare sia l’integrità degli elementi dentali, sia evitare di imbattersi nei numerosi effetti collaterali che interessano tutto il nostro organismo.
Si può chiedere un parere a medici specializzati.
Cadono le foglie, cadono i capelli, c'è da preoccuparsi?
Cadono le foglie, cadono i capelli. Per tantissimi, allo scoccare dell’autunno, si presenta l’effluvio stagionale, quel fenomeno che porta la nostra chioma a “decespugliarsi”: uno sfoltimento che lascia segni inequivocabili sulla spazzola e sul cuscino, causando la preoccupazione di chi osserva l’inedito scalpo.
A dispetto della frequente inquietudine, si tratterebbe tuttavia di un fatto fisiologico, legato all’evoluzione. “La scienza ha dimostrato che la caduta stagionale dei capelli è una sorta di residuo evolutivo del bisogno di capelli extra durante la calda estate, per proteggere la cute dai raggi UV. Quando il clima si raffredda e il sole diventa meno intenso in autunno, tutta quella protezione non è necessaria”, spiega Luigi Golinelli, titolare della parafarmacia mirandolese Phyto Pharmos.
Quella autunnale non è dunque una calvizie inarrestabile, e si distingue dalla ben più temibile alopecia per la tendenza a risolversi autonomamente. “Le persone in genere perdono da 50 a 100 capelli al giorno (in autunno, anche di più)”, prosegue il dottor Golinelli, “questo di solito non è evidente perché contemporaneamente crescono nuovi capelli. La calvizie si verifica quando i follicoli si atrofizzano, non generando nuove unità. In quel caso, qualora il soggetto viva questa evoluzione con disagio, è bene agire tempestivamente.
E’ dunque opportuno rivolgersi a un medico o a un farmacista, figure capaci di consigliare la terapia migliore. In questa prima fase, può essere d’aiuto la microtelecamera HD, uno strumento atto a rilevare eventuali degenerazioni del fusto dei capelli: qui alla Phyto Pharmos disponiamo di tale sistema, ed è possibile svolgere gratuitamente l’analisi del capello e della pelle”.
Una diagnosi precoce appare dunque fondamentale per distinguere calvizie invasive da un banale effluvio, con l’obiettivo d’individuare la terapia migliore. “Una diete equilibrata, ricca di proteine e minerali contribuisce a prevenire lo scalpo”, conclude Golinelli, “ma sono altresì utili sostanze quali la biotina, la vitamina B6 e le vitamine A, C ed E”.
Infortuni, acciacchi, sofferenze articolari e muscolari, in acqua la soluzione più dolce e più efficace
Infortuni, acciacchi, sofferenze articolari e muscolari: chi soffre di questi disturbi, conosce bene l’iter (spesso lungo e talvolta accidentato) che accompagna il decorso di tali condizioni.
Un disagio che alle volte si protrae oltre il termine delle terapie, aggravando la quotidianità delle persone con dolori e fastidi. Non si tratta però di malesseri ineluttabili: un valido aiuto può essere offerto dalla rieducazione motoria in acqua, un percorso post-riabilitativo che si concentra sul progressivo recupero della funzionalità articolare.
“Grazie allo sgravamento del peso corporeo operato dall’acqua, il paziente è in grado di compiere movimenti altrimenti difficoltosi, nella prospettiva di un ristabilimento motorio”, spiega Annarita Zampieri, responsabile, insieme al collega Francesco Bergamini, della rieducazione motoria presso le Piscine Agua Center di San Felice sul Panaro, “quindi tale percorso è adatto a diverse patologie. In acqua, è infatti possibile camminare fin da subito, senza l’ausilio (alle volte un po’ ingombrante) delle stampelle.
Presso la nostra struttura, disponiamo di una vasca profonda circa 130 cm, ideale per pazienti con questa necessità”.
La post-riabilitazione in acqua offre ottimi risultati anche per quanto riguarda i gonfiori causati da infortuni. “L’acqua favorisce il drenaggio dei vasi linfatici, spesso dilatati a causa del ristagno successivo al trauma”, continua Annarita Zampieri, “in un tempo relativamente breve, è possibile scaricare le articolazioni dai fastidiosi turgori.”
Una fase post-riabilitativa che si presta dunque a svariate tipologie di disturbo, modellandosi intorno alle esigenze di ogni paziente. “Presso la piscina di San Felice, tutti i percorsi sono individualizzati e vengono attuati in piccolo gruppo (circa cinque, sei persone),” conclude Zampieri, “per ognuno viene elaborata una scheda, concordata con il fisioterapista. Disponiamo anche di una piccola palestra, utile per le disabilità acquisite, come quella indotta dal Parkinson. Alcuni di questi servizi sono presenti anche presso le piscine di Bomporto e Finale Emilia, che collaborano con noi in piena sinergia”.













