Cadono le foglie, cadono i capelli.                                                                                                                                                        Per tantissimi, allo scoccare dell’autunno, si presenta l’effluvio stagionale, quel fenomeno che porta la nostra chioma a “decespugliarsi”:  uno sfoltimento che lascia segni inequivocabili sulla spazzola e sul cuscino, causando la preoccupazione di chi osserva l’inedito scalpo.

A dispetto della frequente inquietudine, si tratterebbe tuttavia di un fatto fisiologico, legato all’evoluzione. “La scienza ha dimostrato che la caduta stagionale dei capelli è una sorta di residuo evolutivo del bisogno di capelli extra durante la calda estate, per proteggere la cute dai raggi UV. Quando il clima si raffredda e il sole diventa meno intenso in autunno, tutta quella protezione non è necessaria”, spiega Luigi Golinelli, titolare della parafarmacia mirandolese Phyto Pharmos.

Quella autunnale non è dunque una calvizie inarrestabile, e si distingue dalla ben più temibile alopecia per la tendenza a risolversi autonomamente. “Le persone in genere perdono da 50 a 100 capelli al giorno (in autunno, anche di più)”, prosegue il dottor Golinelli, “questo di solito non è evidente perché contemporaneamente crescono nuovi capelli. La calvizie si verifica quando i follicoli si atrofizzano, non generando nuove unità. In quel caso, qualora il soggetto viva questa evoluzione con disagio, è bene agire tempestivamente.

E’ dunque opportuno rivolgersi a un medico o a un farmacista, figure capaci di consigliare la terapia migliore. In questa prima fase, può essere d’aiuto la microtelecamera HD, uno strumento atto a rilevare eventuali degenerazioni del fusto dei capelli: qui alla Phyto Pharmos disponiamo di tale sistema, ed è possibile svolgere gratuitamente l’analisi del capello e della pelle”.

Una diagnosi precoce appare dunque fondamentale per distinguere calvizie invasive da un banale effluvio, con l’obiettivo d’individuare la terapia migliore. “Una diete equilibrata, ricca di proteine e minerali contribuisce a prevenire lo scalpo”, conclude Golinelli, “ma sono altresì utili sostanze quali la biotina, la vitamina B6 e le vitamine A, C ed E”.