Capita di svegliarsi al mattino con la mascella indolenzita e male ai denti? Scopriamo il motivo.

Gli ultimi 2 anni hanno cambiato sicuramente la vita di tutti e, mentre ci si sta muovendo per uscire da questa pandemia, ci si porta dietro alcuni strascichi dello stress di quel periodo come ad esempio il bruxismo, ossia il “digrignare i denti”.

Nel 2020 c’è stato un boom di click nelle ricerche su Google di termini chiave quali ‘bruxismo’ e ‘digrignare i denti’, con una crescita significativa rispetto al 2019. Questo disturbo molto diffuso si può manifestare in varie forme, più o meno lievi, dipendendo dall’involontaria contrazione dei muscoli della masticazione. La principale causa può ricollegarsi a un particolare momento di stress, ma anche a una malocclusione, ossia a un cattivo posizionamento delle arcate dentali.

Come riconoscerne i sintomi per una rapida diagnosi, ci si sveglia al mattino con una forte sensazione di fastidio in bocca. Le mascelle sono indolenzite, i denti fanno male. Se a un primo impatto si può ipotizzare una carie, spesso questi sono proprio i segni di un incipiente bruxismo.

Il bruxismo può manifestarsi anche in giovanissima età. Serrare le mandibole causa danni al tutto il nostro organismo, i denti si consumano e le articolazioni temporo-mandibolari si danneggiano. Possono seguire, oltre al mal di testa ingiustificato, dolori alle orecchie; la sensazione di avere uno solo o entrambe le orecchie tappate; vertigini e difficoltà di deglutizione; difficoltà ad aprire del tutto la bocca; denti più sensibili del solito al caldo e al freddo; dolore alla colonna cervicale.

Se non esiste una terapia farmacologica specifica, c’è tuttavia un rimedio classico, il bite. Si tratta di una mascherina che, posta fra le due arcate dentali, li protegge. Attraverso questa mascherina invisibile, lo sfregamento tra i denti non avviene e in questo modo si potrà preservare sia l’integrità degli elementi dentali, sia evitare di imbattersi nei numerosi effetti collaterali che interessano tutto il nostro organismo.

Si può chiedere un parere a medici specializzati.