Troppo caldo, attenzione ai tuffi, il dott. Carlo Bizziocchi ci spiega il rischio della sindrome da idrocuzione.

Con questo caldo è grande il desiderio di rinfrescarsi con un bel tuffo in piscina o ,per i più fortunati, in mare. 

È importante però fare attenzione perché anche questo gesto spontaneo può nascondere alcuni pericoli, tra cui il più preoccupante è la sindrome da idrocuzione. Senza fare allarmismo, cerchiamo di capire cosa sia questa sindrome che colpisce una piccola percentuale di bagnanti ma può avere esiti anche gravi. 

Dott. Bizziocchi di che cosa si tratta?

"La sindrome da Idrocuzione è una sincope dovuta ad un’immersione rapida in acqua, specialmente fredda. 

È pericolosa perché la vasocostrizione causata dallo sbalzo di temperatura tra il corpo accaldato e l’acqua fredda può portare a morte per arresto cardiorespiratorio oppure ad un arresto della circolazione cerebrale con conseguente svenimento e pericolo di morte per annegamento. 

Quale può essere la causa?

Per evitare di incorrere in questa situazione pericolosa è innanzitutto importante capirne la causa, che è strettamente collegata allo sbalzo tra la temperatura corporea elevata e il contatto con l'acqua eccessivamente fredda.
È bene ricordare infatti che la temperatura normale dell'organismo si aggira intorno ai 36.5/ 37 gradi centigradi e può salire ancora in caso di attività fisica o di esposizione prolungata al sole. Mentre la temperatura dell’acqua del mare o peggio del lago o del fiume è intorno ai 18\20 gradi centigradi. 

Come riconoscerla?

Conoscere i sintomi è fondamentale per poter salvare alcune vite, anche perchè, purtroppo, la sindrome da idrocuzione è subdola. A volte è rapida e completamente asintomatica, ma spesso si può riconoscere in alcune avvisaglie come 

  • nausea
  • ronzio alle orecchie 
  • malessere e senso di affaticamento 
  • senso di freddo improvviso
  • difficoltà visive

Come prevenirla?

Per evitare il rischio di idrocuzione è importante non immergersi di colpo nell'acqua molto fredda soprattutto dopo essersi scaldati al sole. 

È fondamentale bagnarsi gradualmente, immergere poco alla volta piccole parti del corpo, prima le gambe e le braccia, e poi solo successivamente tutto il corpo.

Il rischio di sindrome di idrocuzione è particolarmente elevato in estate, non solo per i bambini che spesso giocano a lungo sotto il sole ma anche per gli adulti, che amano tuffarsi in acque profonde e fredde, come ad esempio da una barca al largo o da uno scoglio.

Ringraziamo il dott. Carlo Bizziocchi 


La cucina, area "nevralgica" della casa. Gabriella Maccaferri ci aiuta a conoscere i criteri guida della progettazione.

Chiediamo a Gabriella Maccaferri Interior Designer di San Felice sul Panaro, quali sono i criteri guida della progettazione di un ambiente della casa così "nevralgico" come la cucina:

"La cucina è sicuramente l’ambiente più importante della casa, da sempre rappresenta il luogo in cui tutta la famiglia si riunisce.

E’ il locale nevralgico di ogni abitazione in quanto deve possedere caratteristiche di funzionalità  ma anche di estetica.

Il progetto di una cucina comporta scelte che devono tener conto degli impianti, degli elettrodomestici che si devono inserire e della connotazione stilistica che si vuole ottenere.

La cucina  nasce  ovviamente sulla base delle esigenze del cliente e chi  la progetta deve cogliere i suoi desideri ed anche le sue abitudini per far si che alla fine questa rispecchi al pieno la sua personalità ed il suo modo di vita.

Grande importanza nella definizione della cucina sono le dimensioni dell’ambiente, ovviamente un ambiente grande  consente una organizzazione più ricca, ma è altrettanto stimolante riuscire a concentrare in un ambiente piccolo tutto il necessario per una sua corretta operatività.

Le attrezzature della cucina si sono molto evolute nel tempo: oggi  gli elementi di arredo, le attrezzature e gli elettrodomestici sfruttano gli ultimi ritrovati della tecnologia e della domotica.

Questo consente - continua Gabriella Maccaferri - un’ulteriore libertà nella progettazione che però non può prescindere da regole di base:

  • In genere i fuochi (anche se costituiti da piani a induzione) non devono essere attigui al lavello ma da esso separati almeno da una base
  • E’ opportuno che il forno non sia adiacente alla colonna frigo
  • La lavastoviglie deve essere prossima al lavello
  • L’organizzazione deve tenere conto del percorso del cibo: dallo stivaggio alla cottura ed all’eliminazione degli avanzi.

E’ molto importante definire la cucina prima che l’impresa predisponga la posizione degli scarichi e dei punti luce e delle prese: questo evita spostamenti e rotture murarie successive.

La cucina è uno degli spazi che amo di più progettare perché mi consente di entrare veramente in sintonia col cliente e con le sue esigenze: ritengo che il progetto della cucina debba essere un perfetto equilibrio tra funzionalità, praticità ed emozione.

La proposta va elaborata per fasi:

  1. si definisce prima l’organizzazione degli spazi
  2. si definiscono le attrezzature e gli elettrodomestici
  3. si passa poi alla scelta dei materiali degli arredi e dei piani di lavoro.

Il progetto - conclude Gabriella - deve essere elaborato sempre previo sopralluogo e deve esplicarsi poi con elaborati grafici -anche computerizzati- che consentono di “vedere” la cucina definita ed ambientata.

 


Denti asimmetrici, uno dei problemi più frequenti, il Dott. Vatteroni ci indica conseguenze e soluzioni

Quante volte hai pensato come sarebbe avere un sorriso come quello degli attori? Per fortuna esistono diversi modi per far sì che ciò accada.

denti storti rappresentano uno dei problemi odontoiatrici tra i più diffusi e anche una delle maggiori criticità estetiche di grandi e bambini.

Tuttavia, quello dei denti asimmetrici, è ben altro che un semplice problema estetico. Molto spesso, infatti, si accompagnano ad altri problemi, come la malocclusione dentale. Questa determina uno scorretto allineamento dei denti che si ripercuote sulla funzionalità masticatoria e anche sull’intero organismo, portando con sé problemi alla schiena e possibili frequenti mal di testa.

È chiaro che quello dei denti storti è un problema in primis estetico ma anche funzionale, perché può compromettere le normali funzioni masticatorie, respiratorie e fonatorie.

È quindi fondamentale, in caso di denti storti, sottoporsi a una visita odontoiatrica soprattutto se la problematica interessa i più piccoli. La figura di riferimento, in questo caso, sarà l’ortodonzista: colui che è specializzato proprio nella risoluzione di problemi legati ai disallineamenti dentali.Leggere di più


Marcello Billi, in arte Cello, "Molti prodotti tipici cominciano a non essere più riconosciuti"

Di Simone Guandalini

Quando si parla di cibo, miscelare l'aspetto economico e quello della qualità dei prodotti che si scelgono, non è cosa facile, è chiaro, soprattutto oggi e ancora di più fra le ultime generazioni, che, cresciute nell’epoca della globalizzazione e dei supermercati, hanno anche una plausibile difficoltà di comprensione della qualità di determinati prodotti tipici e della differenza tra questi e quelli standard che si trovano comunemente nei supermercati.

Prosciutto di Parma, bocconcini di fiordilatte, speck proveniente dal Trentino, salame ferrarese, farina proveniente da grano italiani sono solo alcuni dei prodotti di qualità utilizzati da Marcello Billi nella (sua) pizzeria “Da Cello” di Solara di Bomporto.

 L’esempio più facile è quello della mozzarella: “Per fare molte mozzarelle, al contrario di quanto avviene per quanto riguarda quelle utilizzate da noi, ci si serve di latte estero e i prodotti sono per forza di cose "depressi" a livello qualitativo”.

La difficoltà maggiore che si ritrova a dover superare chi prova a utilizzare prodotti di qualità è proprio quella di “far arrivare” al consumatore la differenza tra questo tipo di prodotto di qualità e quelli che vengono consumati abitualmente:

“Capita che mi venga chiesto di togliere il grasso al prosciutto di Parma che utilizziamo per alcune pizze – racconta Marcello Billi – quando il grasso è ciò che da gusto al prodotto. Un prodotto che si differenzia dagli altri prosciutti anche perché più dolce e che ha contribuito a scrivere la storia dell’Emilia, ma che, in questo modo, viene sminuito”.

Oltre al bocconcino di fiordilatte, utilizzato nella sua interezza e conservato nel proprio siero, e al prosciutto di Parma, tra i prodotti di qualità utilizzati dalla pizzeria “Da Cello” si trovano anche il salame ferrarese e farine prodotte utilizzando grani italiani, mentre si sta valutando l’utilizzo di uno speck proveniente dal Trentino:

“Sto valutando di utilizzare uno speck trentino, quello prodotto nei masi, non dalla grande distribuzione – spiega Marcello Billi – Ma quelli originali, appunto prodotti in quelle zone, hanno molto grasso, noi siamo abituati invece a conoscere lo speck completamente magro! Questo implica prima di tutto un sapore completamente diverso e a seguire il rischio (la certezza) che diventino molto “secchi” quando si fanno stagionare,

Anche la farina è molto importante, perché, a seconda di quale si usa, cambia l’assorbimento e l’impatto sullo stomaco di chi consuma la pizza: noi utilizziamo farina proveniente da grano italiano, ma anche qui si fa fatica a far distinguere. le cose

Ho fatto una ricerca sul salame ferrarese, un misto tra mortadella e ciccioli. Non si trovava più. Anche in questo caso si tratta di un prodotto tipico fatto con ingredienti "originali" quindi poco diffusi e che per questo sono più difficili da apprezzare, soprattutto nelle nuove generazioni: per molti, risulta troppo "grezzo".

Insomma, le ultime generazioni quelle cresciute fondamentalmente con i prodotto industriali, hanno sempre più difficoltà nel riconoscere e apprezzare i sapori originali dei prodotti tipici, "grezzi", (meno trattati) rispetto a quelli "standard" a cui ormai sono (siamo) più che abituati (assuefatti).

C'è da augurarsi che la valorizzazione dei prodotti di qualità non si spenga, di certo io non lo farò, e che quindi non si perda la conoscenza del loro gusto e della storia di ognuno, in esso contenuta.


Gruppo CAV tutti insieme a Mirabilandia, i 20 dipendenti e le famiglie. Un team si rafforza anche con lo svago

Una realtà aziendale che “non è solo lavoro”: presso l’impresa edile concordiese CAV, il valore umano è una fattore prioritario, a cui competenza e professionalità fanno il paio in maniera imprescindibile.

E proprio l’acronimo dell’azienda (CAV - “Costruiamo Abitazioni di Valore”), viene declinato in maniera originale, al fine di esprimere i valori che la ispirano: “Chi Ama Vince”, spiegano i vertici dell’impresa edile, “e questo noi lo sappiamo bene.

Abbiamo organizzato una campagna di team building.

“Partiremo con un pullman, sul quale saliranno anche i nostri partner ufficiali dell’ufficio progettazione”, fanno sapere i vertici di CAV, “e , andremo a Mirabilandia, dove una volta arrivati indosseremo tutti la maglia prodotta per l’occasione.

"L’iniziativa, che si svolgerà il 13 luglio, ha l’obiettivo di consolidare ulteriormente il senso di appartenenza dei tanti professionisti che lavorano per CAV, creando affiatamento attraverso allegria e spensieratezza: i venti dipendenti dell’impresa edile si recheranno presso il centro divertimenti di Mirabilandia, dove, accompagnati dalle famiglie, si svagheranno sulle giostre del parco divertimenti.

Un modo originale e divertente per consolidare il nostro spirito di squadra”.


Quel vecchio mobile dal quale non riusciamo a separarci! Ora può avere una nuova vita!

Quel vecchio mobile che abbiamo ereditato dalla nonna al quale siamo affezionati ma che è andato un po’ giù di moda, oppure non si sposa con l’arredamento della nuova casa.

Proprio perché legato ai nostri ricordi non vogliamo liberarcene, ma magari dargli una nuova vita e trasformarlo in un pezzo unico,
originale e personalizzato.
Per farlo, è importante affidarsi ad un professionista.
“Diversi clienti ci chiedono di rinnovare quel mobile che hanno in casa da anni - spiega Fabio Zucchi, uno dei tre fratelli titolari del mobilificio Artenova di Cavezzo –, per questo abbiamo investito in nuovi macchinari per lavorare il legno e altri materiali quali pvc e laminati per soddisfare al meglio le richieste dei clienti che vogliono ammodernare o adattare i vecchi mobili di famiglia che magari vengono tramandati di generazione in generazione.

Causa Covid e la guerra i tempi per reperire i materiali si sono allungati ed anche i costi dell’energia sono aumentati, ma il nostro obiettivo rimane quello di soddisfare in ogni caso al meglio i ns clienti.

Per questo abbiamo acquistato dei macchinari a controllo numerico automatici per velocizzare i tempi di lavoro: una sega
circolare, una bordatrice e una pressa automatica.

Inoltre, abbiamo realizzato uno spazio espositivo con alcuni arredi creati nel nostro laboratorio: un mobile a soffitto in rovere tinta moka e laccato in ginepro e un mobile laccato timo con luci interne a sensore e porta tv in palissandro e boiserie”.

Oltre allo show room con tutte le ambientazioni disponibili realizzato come un'abitazione reale, c'è anche la falegnameria da visitare, qualcosa da vedere che oggi è certamente "speciale". 


Estate e mare, il dott. Carlo Bizziocchi ci parla dei possibili incontri ravvicinati con meduse, ricci di mare, tracine e scorfani.

Mare e possibili spiacevoli incontri ravvicinati.

Estate è tempo di vacanze al mare e nei nostri mari non è difficile imbattersi in alcuni animali marini che possono trasformare la vacanza in una spiacevole avventura.

È importante dunque sapere come comportarsi in queste situazioni di emergenza, perché il primo soccorso è spesso l'intervento più efficace. Chiediamo dunque al dott. Carlo Bizziocchi della Farmacia Pacchioni di Cavezzo quali sono le "minacce" più diffuse e cosa fare in caso di incontro più che ravvicinato..

"Meduse, ricci di mare, tracine e scorfani vivono in acque poco profonde che sono di solito le più frequentate dai nostri bimbi.

Per cercare di prevenire le lesioni provocate da questi animali è bene insegnare ai bambini a non molestare pesci e altri animali marini in generale, a non infilare le mani tra i sassi o nella sabbia del fondo marino dove si nascondono tracine e scorfani, a guardare la superficie del mare per scorgere le meduse o i ricci sul fondale roccioso.

Indossare scarpette di gomma aiuta a proteggere i piedi che rimangono la zona più colpita, così come usare in acqua magliette tecniche protegge dai tentacoli delle meduse.

Riccio di mare

Vive soprattutto su fondali sassosi o rocciosi e ha il corpo ricoperto di aculei aguzzi e fragili che, se toccati, penetrano nella pelle e si rompono. I frammenti che restano nella ferita sono molto difficili da asportare perché delicati e tendono a spezzarsi.

Nel punto della puntura la pelle è arrossata e brucia e la ferita si infetta facilmente.

Cosa fare

* Per alleviare il dolore mettere a bagno la parte interessata in acqua calda alla temperatura massima tollerabile evitando di scottarsi.

* Rimuovere gli aculei con ago sterile e pinzetta facendo attenzione a non spingerli ulteriormente in profondità e a non spezzarli. Se al termine dell’operazione rimangono dei puntini neri sparsi, non necessariamente si tratta di frammenti di aculei e potrebbe essere invece solo pigmento, che nel giro di qualche giorno sparisce.

* Per aiutare l’eliminazione dei frammenti l'applicazione di una pomata a base di ittiolo nell'arco di pochi giorni favorisce l'espulsione degli aculei infilati più superficialmente nei tessuti.

* Lavare e disinfettare la ferita.

* Consultare il medico se la ferita diventa rossa, gonfia o dolente nei giorni successivi.

Medusa

Ha varie forme e dimensioni e consistenza gelatinosa. Il suo corpo è ad ombrello con tentacoli ricchi di vesciche urticanti (nematocisti). Si sposta anche spontaneamente, ma per lo più segue la corrente.

In corrispondenza del contatto con i tentacoli, compaiono sulla pelle chiazze arrossate, rilevate e pruriginose.

Raramente si possono avere sintomi generali, tra cui difficoltà respiratoria, mal di pancia, crampi muscolari, ed eventualmente shock.

Cosa fare

* Rimuovete i tentacoli eventualmente rimasti appiccicati alla pelle con molta delicatezza usando una scheda rigida tipo carta di credito e proteggendo bene le vostre mani.

* Lavare con acqua di mare meglio se calda (a 42-45°: l’acqua deve essere calda ma non scottare);

* NON sciacquare con candeggina né con acqua dolce che fa scoppiare eventuali vescicole attaccate alla pelle liberandone il veleno e peggiorando il dolore. NON applicare ghiaccio perché le proteine di cui è costituito il veleno sono termolabili e vengono distrutte dal caldo.

* Applicare un gel a base di cloruro di alluminio, anche più volte, fino alla scomparsa del prurito.

* Consultare il medico o rivolgersi al Pronto Soccorso se compaiono sintomi generali o se le lesioni sono vicino agli occhi.

Tracina e Scorfano

La tracina o pesce ragno è un pesce di piccole dimensioni, vive in fondali bassi  sabbiosi e rocciosi e si mimetizza facilmente. Se irritato, utilizza le pinne dorsali, che contengono gli aculei velenosi.

Lo scorfano invece è di grosse dimensioni (fino a 50 cm), rossastro o marrone con macchie più scure. Ama fondali rocciosi un po’ più profondi. Anche lui ha una pinna dorsale con molte spine velenose.

Entrambi se pungono causano sintomi simili e quindi sono uguali anche i provvedimenti da adottare.

Nell’area colpita compare un dolore acuto dapprima localizzato, poi via via più esteso, persistente per 12-24 ore. La pelle diviene arrossata e gonfia, e facilmente può infettarsi. Non mancano formicolii e perdita di sensibilità della zona colpita.
 Possono comparire anche sintomi generali, come mal di testa, vomito, febbre, ed eventualmente shock.

Cosa fare

* Rimuovere eventuali frammenti di aculei

* Immergere la parte colpita in acqua molto calda per almeno 1 ora perché il veleno viene inattivato dal calore. In alternativa affondare il piede o la mano colpita sotto la sabbia calda. Il caldo aiuta ad alleviare l’intenso dolore. Non applicare ghiaccio o acqua fredda!

* Lavare e disinfettare accuratamente la ferita.

* Consultare il medico se compaiono sintomi generali o la ferita diventa rossa, gonfia o dolente nei giorni successivi.

Ringraziamo il dott. Carlo Bizziocchi.


La scuola non va in vacanza! Il programma didattico per i recuperi estivi de "La Scuola del Portico" a Mirandola.

La scuola non va in vacanza:

nonostante le lezioni siano ormai terminate da tre settimane, è corsa ai recuperi estivi, in vista di qualche esame di riparazione a settembre, o dell’esecuzione dei compiti delle vacanze.

Un impegno oneroso per tanti studenti, ancora affaticati da un anno scolastico particolarmente impegnativo.

Niente paura! La cooperativa mirandolese “Scuola del Portico” ha la soluzione a portata di mano. “Ci siamo attivati al fine di organizzare i recuperi estivi”, spiega Eleonora Costi, presidentessa dell’associazione, “che proseguiranno nel corso di tutta la stagione.

Le lezioni possono svolgersi anche in piccolo gruppo, preferibilmente fra studenti appartenenti alla stessa classe”.

Una proposta, questa, aperta ai frequentanti di ogni ordine scolastico, dalle elementari, alle superiori, passando per le scuole medie.

“I singoli studenti, o i piccoli gruppi, saranno affiancati da tutor qualificati”, afferma Eleonora Costi, “per garantire un’esperienza didattica efficace”.

 


Raccogliere e smaltire l'erba tagliata del nostro giardino, una fatica e un impegno gravoso. Barbara e Marco Lugli ci indicano una soluzione.

Uno dei principali problemi che ci si trova di fronte quando si taglia l'erba nel proprio giardino è quello della raccolta e dello smaltimento degli scarti.

Al lavoro necessario per la falciatura del prato, infatti, va sempre aggiunto quello dedicato a raccogliere, e successivamente portare in discarica, i rifiuti vegetali accumulati durante il taglio dell'erba, che rende meno invogliante la prospettiva della rasatura del prato.

 "L'azienda italiana GRIN - spiega Barbara Prandini, titolare, insieme al marito Marco Lugli, di Fa.Ma. Giardinaggio, attività cavezzese che si occupa della vendita, verso operatori e privati, di attrezzature e prodotti per la cura del verde e per le potature - ha brevettato un sistema di taglio dell'erba, che ha successivamente applicato ad una serie di modelli di tagliaerba, che permette di polverizzare l'erba accumulata nella calotta del tagliaerba durante lo sfalcio. Mentre la rasatura è in corso, inoltre, i resti dell'erba tagliata, ormai polverizzati, vengono automaticamente distribuiti sul terreno, dove svolgono una funzione di concimazione dello stesso. Questo consente di non dover raccogliere e smaltire gli scarti del taglio dell'erba, riducendo i tempi e la fatica dell'operazione".

Più nello specifico, il meccanismo che sta alla base del sistema di taglio brevettato da GRIN è il seguente: l'erba tagliata rimane sospesa all'interno della calotta del tagliaerba. Il movimento della lama, combinato all'effetto di un disco ad elica, crea un vortice che centrifuga l'erba. In questo modo, l'erba perde la maggior parte del suo volume e viene polverizzata in particelle praticamente invisibili, che non restano sulla superficie del manto erboso, ma ricadono direttamente sul terreno, dove vengono assorbite. Sono, inoltre disponibili diversi modelli di tagliaerba che utilizzano questo sistema di taglio e si differenziano per tipologie e dimensioni dei prati a cui sono più adatti.

"Questi innovativi tagliaerba - continua Barbara Prandini, di Fa.Ma Giardinaggio, che, tra gli altri prodotti dedicati alla cura del verde propone anche i tagliaerba che utilizzano il sistema di taglio brevettato da GRIN - sono adatti per qualsiasi tipo di prato, anche per quelli nuovi e seminati da poco, oppure per il taglio di erba posata con il prato a rotoli".


Estate, Stefania Dugoni ci parla dell'igiene e della sanificazione degli indumenti e degli accessori dei nostri amici animali.

Estate tempo di vacanze anche per i nostri amici animali che, sempre più spesso, ci accompagnano in vacanza, ma è importante ricordare alcuni accorgimenti per il loro benessere.
In particolare, se portiamo i nostri animali al mare è bene riservare sempre una zona all’ombra, magari sotto l’ombrellone e rendere disponibile acqua e snack freschi. Inoltre, è consigliato portare un telo da mare dove si possa sdraiare per evitare il contatto con la sabbia calda.

Poi, al rientro dalle ferie, è fondamentale lavare ed igienizzare trasportini, teli e asciugamani che abbiamo usato per il nostro amico animale, utilizzando prodotti idonei dedicati per eliminare la sporcizia e garantire il massimo benessere dei nostri pelosetti.
“E’ importante scegliere un trattamento professionale di alta qualità che garantisca ai nostri amici animali tutta l'igiene di cui hanno bisogno - spiega Stefania Dugoni titolare di Laundry4Pets di Cavezzo, lavanderia self-service interamente dedicata al lavaggio di indumenti ed accessori per animali -.

Trattare gli accessori dei nostri amici a quattro zampe non è mai cosa semplice soprattutto se si utilizzano le lavatrici domestiche. Nel nostro negozio, invece, abbiamo macchine dedicate al lavaggio di coperte, cuscini, cucce morbide, pettorine e tutti gli
accessori del nostro amico animale per averli non solo puliti e sanificati, ma anche asciugati, grazie ed un apposito essiccatore.

 

Nella nostra lavanderia offriamo tutta la sicurezza di detergenti specifici per animali e di macchinari di prima fascia in grado di pulire e sanificare alla perfezione ogni accessorio rispettando tessuti e colori, garantendo il massimo risultato al giusto
prezzo. E per gli accessori dei cavalli abbiamo il servizio di ritiro e consegna gratuito direttamente al maneggio”.

Laundry4Pets è specializzata nel lavaggio e sanificazione degli accessori degli animali ma non solo. “Per esempio, con l’arrivo dell’estate – spiega Dugoni - è necessario pulire gli imbottiti degli arredi da giardino prima di utilizzarli. Lavarli in casa non è sempre agevole perché spesso sono di dimensioni tali che non entrano nella lavatrice domestica.

Nelle nostre macchine, invece, si possono lavare senza problemi. Imbottiti, ma anche accessori quali le calzature che devono essere pulite e igienizzate senza rovinarle. Pensiamo alle scarpe con cui siamo andati in spiaggia e che sono piene di sabbia, oppure a quelle infortunistiche che lavandole in casa si rischia anche di danneggiare la lavatrice. Le nostre macchine, invece, permettono di pulirle senza rovinarle”.