Di Simone Guandalini

Per chi ha il pollice verde o per chi semplicemente si rilassa mettendosi all’opera con qualche lavoretto manuale, tagliare l’erba nel proprio giardino può essere un piacevole passatempo da mettere in atto nel weekend dopo una settimana di lavoro. Ma non tutti apprezzano questa attività nello stesso modo o hanno il tempo libero necessario per compierla.

Ecco allora che un modo per risparmiare tempo e allo stesso tempo ridurre lo sforzo fisico necessario senza penalizzare il risultato finale può essere quello di utilizzare un robottino rasaerba. Inventati nel 1995 dall’azienda svedese Husqvarna, di cui Barbara e Marco Lugli di Fa.Ma Giardinaggio a Cavezzo sono rivenditori ufficiali, oggi viene offerta ai clienti una gamma molto vasta di robottini tra cui scegliere, dal giardino di piccole dimensioni a quelli più ampi e complessi:

“Il concetto chiave che spinge all’acquisto di un prodotto di questo tipo – spiega Barbara Prandini, titolare, insieme al marito Marco Lugli di Fa.Ma. Giardinaggio a Cavezzo – è la possibilità di aumentare il proprio tempo libero, dedicandolo a se stessi e alla propria famiglia invece che ad un’attività non sempre considerata piacevole. Questi robottini, infatti, una volta programmati agiscono in autonomia e possono essere controllati attraverso un’apposita app anche a distanza attraverso il proprio smartphone. Lo staff di Fa. Ma Giardinaggio è a disposizione per effettuare sopralluoghi e preventivi gratuiti”.

Proprio la caratteristica di poter essere controllati a distanza tramite un’app sullo smartphone rende i robottini rasaerba particolarmente adatti in un contesto di case sempre più domotiche e con sempre più sistemi automatizzati: “La gamma di possibili clienti interessati a questi robottini è molto vasta – continua Barbara Prandini di Fa.Ma. Giardinaggio – Si va dalla giovane coppia già abituata ad una casa domotica alla persona che, dopo diversi anni di taglio manuale dell’erba, decide di esplorare nuove strade”.

I robottini rasaerba sono poi una scelta ecologica e con un basso impatto in termini di costi energetici: “Funzionano attaccati all’impianto elettrico, ma con consumi bassissimi e impercettibili in bolletta – conclude Barbara Prandini – Anche sotto questo aspetto questo tipo di macchine sono in miglioramento anno dopo anno, alla ricerca di soluzioni sempre più innovative”.