Lo scorso 21 marzo 2019 alla Camera di Commercio di Modena si è tenuto un confronto per dibattere sulle problematiche determinate dalle misure adottate dal Governo del Tirolo, tese a limitare il traffico sull’asse del Brennero. I divieti di transito imposti danneggerebbero – spiega una nota della Camera di Commercio – negativamente l’economia limitando fortemente la mobilità delle merci.

Al confronto, introdotto dal presidente della Camera di Commercio Giuseppe Molinari, hanno partecipato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei, il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna Alberto Zambianchi, il direttore di Uniontrasporti Antonello Fontanili, altre autorità e diversi esponenti delle associazioni imprenditoriali modenesi.

L’incontro è stato aperto dall’intervento di Giuseppe Molinari che ha sottolineato come, pur rimanendo la tutela dell’ambiente un obiettivo importante per tutti, questi provvedimenti unilaterali che limitano il traffico di merci verso l’Europa rischiano di avere un impatto negativo sull’export dell’intera nazione. Per questo le Camere di Commercio, tra cui quella di Modena, e le Unioni regionali posizionate lungo l’asse del Brennero si sono mobilitate per esprimere dissenso ed evidenziare i punti critici delle decisioni adottate dal Governo del Tirolo in aperta violazione dei trattati internazionali. A tal fine è stato organizzato un road-show di cui quella di ieri è stata la prima tappa, che toccherà Mantova, Verona, Trento, Bolzano e Monaco, per terminare a Roma con un evento nazionale a cui saranno invitati esponenti della Commissione UE e del Ministero dei Trasporti, con l’obiettivo di arrivare ad una soluzione definitiva entro il 1° agosto 2019, data di avvio dei divieti.

Dopo Alberto Zambianchi, che ha evidenziato le potenzialità estremamente negative del blocco al traffico per tutta la direttrice adriatica, è intervenuto Antonello Fontanili per illustrare uno studio dettagliato realizzato da Uniontrasporti sugli impatti delle misure e sulle possibili controproposte da avanzare, che si configura come una prima stesura del position paper che il sistema camerale sta costruendo attraverso la ricerca di un’ampia condivisione con i territori e le associazioni interessate.

Questo per potersi relazionare con il Governo Tirolese, presentando proposte che prevedano provvedimenti a medio termine, riguardanti anche il traffico su rotaia, nella ricerca di un equilibrio tra la salvaguardia della sostenibilità e dello sviluppo economico. È necessario adottare un approccio innovativo: i divieti, infatti, non riducono il traffico, ma lo rendono solamente meno efficiente producendo costi e inquinamento aggiuntivi, e pertanto non sono una soluzione nel lungo periodo.

Occorrono invece provvedimenti che puntino a una mobilità economicamente sostenibile e rispettosa dell’ambiente, ad esempio attraverso l’introduzione di un sistema di premialità che permetta il rinnovo del parco veicoli nell’ottica della sostenibilità e della sicurezza.

In particolare, l’estensione del divieto settoriale in Tirolo e l’applicazione dello stesso a veicoli della classe euro 6 a partire dal 1° agosto 2019 sarebbero una limitazione significativa. Solo quando sarà attiva una linea ferroviaria efficiente (quindi con l’apertura della Galleria di Base del Brennero) si potrà introdurre un divieto settoriale per determinate merci per le quali il trasporto ferroviario è più efficiente. Anche la prevista introduzione del divieto di transito notturno per veicoli euro 6 in territorio austriaco pare una norma “miope” che non tiene in considerazione le ripercussioni negative sul traffico diurno.

Il sistema camerale si rende altresì disponibile a formulare proposte migliorative quali tratte di accesso efficienti per la Galleria di Base del Brennero, ampliamento della tratta ferroviaria esistente e terminal intermodali lungo il corridoio del Brennero.

La disparità di trattamento prevista per il traffico di merci in transito rispetto a quello con origine e/o destinazione in Tirolo è scorretta. Una tale decisione porta a una discriminazione degli operatori economici di aree al di fuori del Tirolo (delle province e paesi limitrofi) e svantaggia i rispettivi scambi.

Misure concrete da attuare sia da parte italiana che da quella austriaca per promuovere l’intermodalità sarebbero l’accelerazione della costruzione delle tratte di accesso a nord e sud, in modo che all’apertura della Galleria di Base del Brennero si possano sfruttare tutte le capacità del Corridoio del Brennero, il miglioramento della linea ferroviaria esistente e la costruzione di terminal intermodali efficienti lungo il Corridoio.

Dopo il Presidente Tomei, il quale ha rimarcato che la Provincia può agire in qualità di socio di Autobrennero, ha preso la parola il Presidente Bonaccini per sottolineare sia l’impegno della Regione Emilia-Romagna verso la tutela ambientale sia l’estrema necessità di avere infrastrutture adeguate alla densità di popolazione e di imprese di questo territorio, diventato oggi prima regione in Italia per export pro-capite e per surplus di interscambio commerciale con l’estero.

Bonaccini ha confermato le criticità dei provvedimenti assunti unilateralmente dal Tirolo e il suo personale impegno per arrivare a costruire un’intesa, assieme ai presidenti delle province e delle regioni attraversate dall’asse del Brennero e al sistema camerale, al fine di agire verso il Governo Tirolese con l’obiettivo di tutelare l’economia italiana e tutti i settori fortemente impattati dalle misure.